Prezzi del trasporto pubblico a Oslo



Prima o poi doveva succedere. Era normale che succedesse.
Voglio dire, qui a Oslo il sistema di trasporto pubblico è efficiente, integrato, veloce, costoso (sì).

Potevano mai mantenere i prezzi stabili?
Purtroppo tutto ha un prezzo, e un trasporto pubblico di questo genere si paga.
Poi, ultimamente hanno investito su nuovi mezzi a biocarburanti, tra l’altro prodotti da coltivazioni locali, nuove carrozze della metropolitana…

Quindi, con effetto dal 1° agosto prossimo, i prezzi dei biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico CALERANNO DRASTICAMENTE.

Un abbonamento mensile, che prima costava 720 corone, quindi diciamo 90 euro, da dopodomani costerà 550 corone, circa 70 euro. È un calo di più del 20%. Il biglietto semplice acquistato in vettura, dove possibile, passa da 34 a 30 corone. Se preacquistato da 22 a 20.

Una mossa controcorrente, che sicuramente avrà le sue logiche di mercato, che pero’ sono completamente opposte ad esempio a quelle delle autostrade italiane.

Chi non ricorda il triste foglietto di carta che puntualmente i primi giorni dell’anno ai caselli autostradali avvisa che “Dal 1° gennaio le tariffe subiranno un aumento di %”?

Comments

  1. Bestia, che prezzoni!!Considerato che qui il costo della vita – e ovviamente anche gli stipendi – sono molto più bassi, è normale che ci sia certa una differenza, però qui il biglietto del bus si compra solo in vettura e costa 1.20€. Se poi vuoi risparmiare, ti compri il carnet da 10 corse e il prezzo unitario scende a 0.57€. Non male.Differenze di prezzi a parte [ne avevamo parlato moltissimi post fa, o sbaglio?] la cosa che mi preme sottolineare è che il trasporto pubblico è gettonatissimo: EVVAI!Secondo me è importante che in una città non ci si intasi di automobili e camion. Tutti qui a Valencia vanno in giro in autobus, in metropolitana, in taxi (piuttosto economico), o al massimo in bicicletta. E poi, vista la difficoltà per trovare parcheggio, viene scoraggiato l’uso dell’auto. Se non per chi si sposta fuori città (e il traffico si nota).Bene così, evviva il trasporto pubblico pulito!

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  2. Per chi fa tratte extraurbane un’ alternativa possibile è il car-sharing privato. Almeno potremmo avere auto che girano con più di una persona a bordo. A suo tempo avevo cercato di vedere la fattibilità incrociando domanda ed offerta, ma i tempi non erano ancora maturi (e ti pareva !). Oggi qualche cosa si muove, ma a mio avviso non ci siamo ancora. Ad esempio: http://www.drive2day.it

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  3. io sto facendo di tutto ma per quanto mi riguarda prendere un mezzo pubblico e’ praticamente impossibile. O meglio, sarebbe possibile se le aziende iniziassero a chiudere alle 17.30. E non sarebbe ora che le aziende chiudessero alle 17.30? Sono piu’ che certo che ci sarebbe un cospicuo aumento dell’utilizzo dei mezzi pubblici.

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  4. Mah, per quanto riguarda me, avevo valutato il trasporto pubblico anche quando ero in Italia, ma…ogni tanto penso che forse il vero problema è che non ci sono mai stato costretto a rinunciare all’auto.Pero’ comunque qui la situazione è un po’ diversa. Oslo è una città tipo Trieste o Udine, c’è un po’ tutto a portata di bicicletta, quindi effettivamente è abbastanza diverso…

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  5. Ma lo sai che i tram di Oslo li fabbricano in Italia?E noi ovviamente preferiamo ancora il trasporto privato!Mumita

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