Primo giorno di lavoro

Oggi è il compleanno di mia moglie, e combinazione, anche il primo giorno del nuovo lavoro. Che strana giornata!

Sono arrivato a lavoro alle 8 e mezza, come al solito. Passa mezz’ora e non si vede nessuno. Passa un’ora e comincia ad arrivare qualcuno. Verso le 10 gli uffici si cominciano a riempire. Giusto in tempo per la riunione del lunedì alle 10 e mezza…

Ora comincia un periodo in cui devo un po’ “ricominciare da zero”, e cercare di portarmi allo stesso livello di conoscenze dei miei compagni. Da quello che mi è stato detto, dovro’ coprire il ruolo di programmatore, ma anche responsabile di tutto il team di programmatori di My Opera.

Sarà indispensabile prima di tutto conoscere le persone con cui avro’ a che fare. E qui, sono tutti “clever”, sopra la media, quindi il livello è abbastanza alto e c’è sempre da imparare…

È quello per cui sono venuto qui.

Curiosità su Oslo (e sulla Norvegia) in generale

Sempre per la serie: “Le differenze tra Italia e Norvegia”

  • Le cure dentistiche per le persone da 0 a 20 anni sono gratuite
  • Le spese scolastiche (tasse, libri, materiale di consumo) sono gratuite fino alle scuole medie
  • La raccolta differenziata non prevede la separazione della plastica (perché?)
  • Alcuni negozi hanno dei lumini davanti alle porte d’ingresso
  • Nessuno usa tende alle finestre, semmai veneziane
  • Il traffico a Oslo è quasi inesistente. Siamo a livello di Remanzacco. Forse meno.
  • La concentrazione di taxi e mezzi pubblici è impressionante. In qualsiasi momento si guarda la strada, si vede almeno un taxi o un tram/bus.
  • Non esistono film doppiati (dubbed). Solo in lingua originale con i sottotitoli.
  • C’è un sito del fisco norvegese dove è possibile vedere il reddito e l’ammontare di tasse pagate di chiunque dando il nome e cognome (non l’ho verificato di persona, ma mi piacerebbe)

Se mi viene in mente altro…

Internet TV

Ho appena scoperto che NRK, la TV di stato norvegese, trasmette via internet una selezione di programmi di news, sport e telefilm. Ecco, per esempio l’edizione serale del “Dagsrevyen 21”, il TG norvegese che parla, tra le altre cose, del recente attentato ad alcuni mezzi norvegesi in Afghanistan.

http://www1.nrk.no/nett-tv/klipp/305328

Con la linea internet di qui, le trasmissioni possono essere viste a pieno schermo e senza rallentamenti, esattamente come la TV normale. Forse meglio.

Stasera cena trash

Più tardi farò un resoconto del mio giro per Oslo di oggi.

Stasera invece mi sono fatto un risotto con gamberetti e zucchine. I gamberetti che si trovano qui sono decisamente più buoni ed economici. Le zucchine hanno degli strani puntini verdi scuro. Il riso decente qui è praticamente sconosciuto.

Per non sentirmi troppo italiano, ho deciso di mangiare anche:

  • Trøndefår, una specie di salame affumicato
  • Nøkkel, un simil formaggio latteria con dentro chiodi di garofano

Queste schifezze si trovano nei supermercati, quindi non è detto che i norvegesi mangino realmente queste cose. Dovro’ informarmi meglio.
In ogni caso, ho deciso di comprare il Trøndefår al posto di un altro salame non definibile ma di colore nero. Sono curioso, ma non fino a questo punto.

Il clima in Norvegia

Fa freddo!

Oggi ad esempio è una bellissima giornata di sole, e a quest’ora c’è luce diurna. La sera in genere il sole tramonta verso le 17, quindi esattamente come in Italia.
Le temperature variano abbastanza. Un giorno sì e un giorno no piove. Pioggerella, niente di ché. Andiamo dai -3°C di notte ai 5-6°C di giorno. Poi appunto dipende dalla giornata, oggi c’è sole quindi la temperatura si abbassa di conseguenza.

Vedremo cosa succederà più avanti, quando la differenza climatica tra Norvegia e Italia si farà sentire di più… :-)

C’è da dire pero’ che le case e gli uffici privati sono molto caldi. Per “molto” intendo che si gira in maglietta a maniche corte. In Opera poi la gente va in giro scalza o con i sandali.

Sfatiamo il falso mito dei prezzi

Mio cugggino mi ha detto che “I prezzi a Oslo sono altissimi, costa tutto da 2 a 3 volte tanto rispetto all’ Italia”

Mah, intanto bisogna vedere in Italia dove. A Milano? A Palermo? a Udine? Poi vorrei sfatare questo falso mito.
Scontrini alla mano, considerando il tasso attuale (1 € = ~7.7 kr)

  • Scolapasta in plastica: 62,50 kr
  • Toalettbørste (scopettino del cesso): 63,00 kr
  • 1 Auberginer (melanzana): 11,40 kr
  • 1 Kg di Appelsiner (credo arance): 16,90 kr
  • 1/2 Kg di Smakstomat (pomodori): 30,51 kr
  • Sun Tabletter (tavolette di detersivo per lavastoviglie): 33,00 kr
  • Go Morgen (yogurt con croccantini vari): 8,50 kr
  • 12 Egg (uova, ma va?): 20,90 kr
  • Gummihansker (guanti di gomma per lavare i piatti): 9,00 kr
  • Poteter 2 Kg (patate): 39,90 kr
  • Loff skaret (pane tipo panbauletto o cose del genere): 18,90 kr

Se poi guardiamo gli affitti o i costi delle case, lì è meglio sorvolare. Gli affitti vanno mediamente da 8000 a 14000 kr.
I prezzi d’acquisto di una casa vanno da 800,000 a 4,000,000 kr…

A presto con “Le condizioni climatiche”

Usanze e tradizioni

Non so quali siano, onestamente. Quello che posso dire è che il Natale è un periodo speciale per i norvegesi. Già ora ci sono in vendita nei negozi Babbi Natale di tutte le fogge e per tutte le tasche. Questi Babbi Natale hanno un aspetto un po’ più trollesco rispetto al nostro Babbone.

Comunque, un’altra usanza, ora diventata illegale ma pare di fatto ancora abbastanza diffusa, è il seal clubbing, cioè la barbara uccisione delle foche con l’ hakapik, una sorta di lunga clava di legno.

Pensavo che scherzassero oggi quando mi hanno detto questa cosa. In realtà è vero, anche se ora è illegale. Pero’ alle foche ora gli sparano con i fucili.

L’appartamento norvegese

Ho appena saputo che il mio compagno di appartamento, Rosario, un siculo-francese fidanzato con una ragazza norvegese, ha pubblicato un video con il suo fantastico Mac.

Nella prima parte c’è la spiaggia, presumo del paese dove abita Nina.
Nella seconda parte c’è l’appartamento dove per ora abitiamo.

Ecco il video e buon divertimento!

Pizza italiana a Oslo?

Premesso che guardando i cartelli ci sarebbero più ristoranti e pizzerie italiani a Oslo che a Napoli, puo’ esistere la pizza italiana a Oslo? Che già se vai in Germania è un disastro?

Stando ad alcuni italiani qui, sembra che Villa Paradiso, che sta a 3 minuti di cammino dal mio appartamento, sia il locale che fa la pizza decisamente meglio degli altri.

Stasera ci siamo stati. Maronn’!?!?!
Almeno c’era Pino Daniele come sottofondo…
Conto: 427 kroner per:

  • 1 bruschetta al pomodoro
  • 1 margherita con bufala
  • 1 capricciosa
  • 2 birre medie

Complimenti!

Primo impatto con lo stato norvegese

Oggi da bravo immigrato norvegese, mi sono recato al locale Politidistrikt, il distretto di polizia di Oslo, che in realtà è l’ufficio immigrazione della polizia, accompagnato da tale Tania della Camera di Commercio locale.

A parte la variegata umanità, proveniente da tutti i disparati angoli del pianeta, soprattutto Africa, da segnalare che dentro la stazione di polizia ci sono nell’ordine:

  • display con i numeri di sportello e ticket attuali (e va be’)
  • cabinato per le fotografie formato tessera (perché in Italia invece devi sempre andare a cercartelo quando serve?)
  • bagni per donne, uomini, handicappati e fasciatoio per i bambini (America!)

Dopo un’ora di coda (la perfezione, vivaddio, non esiste) per attendere il numero l’impiegata in 5 minuti mi ha consegnato un foglio dove c’è attestato che ora sono in possesso di regolare permesso di soggiorno. Con questo, è necessario andare all’ufficio – chiamiamolo – anagrafe (Folkregister). Andiamoci.

Per andarci, ho fatto la Flexikort, la “carta flessibile”, con cui si acquistano 8 viaggi di 1 ora con tutti i mezzi possibili, che qui significa tram, treni e autobus. Si timbra, e per un’ora si puo’ viaggiare dovunque e comunque. Quando l’ora scade, bisogna timbrare di nuovo, consumando una nuova corsa. Piccolo particolare: dopo le 19:00 bisogna sempre mostrare questo biglietto ed entrare dalla porta frontale vicino all’autista.

In 5-6 minuti siamo arrivati. Posto nuovo, sembra una piccola Ikea. Tania mi porge 2 moduli da compilare. Dopo qualche minuto, si avvicina una persona con una specie di giubbetto verde con il logo del fisco norvegese Skatteetaten. “Do you need help?”.

Italiani, sveglia! È venuta a chiederci se avevamo bisogno di aiuto a compilare i moduli… Sbaglio un modulo, lo rifaccio. Passa altro tempo. Un’altra impiegata viene lì. “Need help?”. Ditelo, allora, che siamo su un’altra galassia…

Consegniamo i moduli. L’impiegato, probabilmente indiano o pakistano, mi spiega (in inglese, neanche da dirlo) che sul foglio che la polizia mi ha dato manca un timbro e la data. ODDIO! “Questi adesso mi rimandano indietro alla polizia, dove farò un’altra ora di coda”.

Il pakistano chiama un filippino/giapponese che si stava allontanando. Si da il caso che il filippino sia un funzionario di polizia. Sparisce. Probabilmente telefona a qualcuno. Dopo 5 minuti, arriva con il foglio timbrato e firmato.

Usciamo. Parlando con questa Tania, scopro che lei è portoghese. Praticamente vengono qui da tutto il mondo. Chissà perché? (con espressione EnricoLucciesca).