Corso di Sushi

Durante la settimana scorsa, Opera ha organizzato una sushi-class, ovvero come imparare a preparare il sushi in 2-3 ore, praticamente impossibile :)

In ogni caso, direi che tutti si sono divertiti. Long, il sushi-chef, ha 10 anni di esperienza in vari ristoranti di sushi in Cina. Ok, allora, se volete imparare a preparare il sushi, vi raccomando:

  • usare un coltello da sushi. I prezzi variano. A detta di Long, un buon coltello da sushi va sui 300 euri. Ma noi mortali ci accontentiamo del coltello Ikea, o similare.
  • usare i guanti di vinile o simile. È praticamente impossibile preparare sushi senza guanti.
  • possibilmente rifornirvi del necessario presso un negozio di cibo giapponese. No al fai-da-te. No alpitour. A Oslo c’è – pubblicità gratuita – Japan Torget, in Arbosgate 2B, zona Majorstuen.

Durante il “corso” ha spiegato il minimo indispensabile per preparare maki e sushi, ma è dietro le quinte che, a chi è entrato in cucina abusivamente, ha spiegato le cose interessanti, tra le quali:

  • come tagliare i filetti di pesce crudo per il sushi
  • come preparare la pastella per la tempura
  • come preparare il riso per il sushi

Grazie al “Sushi-Kit” preso al negozio di cui sopra, abbiamo già sperimentato e devo dire che non era cattivo. Con la stessa pecunia con cui si compra un piatto di sushi e maki al ristorante ti puoi fare una vagonata di maki, sushi e quant’altro… :)

Ho anche pubblicato qualche foto.

Io l’avevo detto, ovvero “Il diesel conviene…”

Io l’avevo detto, non so se qualcuno potrebbe testimoniarlo, forse non c’era nessuno ad annotare i miei pensieri 6-7 anni fa. Era il momento in cui tutti parlavano delle auto a diesel, “sai, conviene”, oppure “Sto pensando di comprare un diesel”.

Allora costavano molto di più del benzina, e c’era un po’ il mito del diesel “fumoso”, “rumoroso”, e dalla “manutenzione costosa”. Poi, dopo qualche anno, la virata decisa. Si compravano più diesel che benzina, anche se comunque più costosi.

Ma in ogni caso, 6-7 anni fa, pensavo “quando succederà che la maggioranza passerà al diesel, sicuramente troveranno un modo per aumentare il prezzo al distributore”, che allora era di 0,8 euro circa (?), molto meno della benzina comunque.

Io l’avevo detto, ed è successo. Anzi, più che successo. Una trombata universale. Dalla copertina del “Teknisk Ukeblad”, potrebbe suonare come il “Settimanale Tecnico”, c’è una fotografia di un distributore:

Diesel: 13,59
95 oktan: 13,07

Al cambio attuale, sono 1,716 € per un puzzolente litro di nafta, sì quella cara vecchia nafta che sapeva di TIR e camionista tatuato, quella stessa nafta che ora è il BluDiesel, il diesel pulito, perfetto, e non fa fumo e non inquina. Puah! Per la benzina, verde e cancerogena come sempre, 1,650 €.

Diciamo che per ora, beato me, decresco felicemente senza automobile. Quando tornerò in Italia, si vedrà.

Ormai è ufficiale… la notte non arriva più

Eh sì, già da più o meno 2 settimane, qui la notte non arriva più.
In questo momento, mezzanotte e 2 minuti, 7 giugno appena arrivato, fuori c’è il crepuscolo.
È impossibile pensare di andare a dormire alle 10 di sera, è da pazzi, si vede ancora il sole…

Buio totale credo non si veda da almeno un mese buono. Invidio un po’ tutti questi ragazzetti che stanno fuori fino a tardi a divertirsi. E non fa buio! Che figata :-)

A partire dalla una, forse le due di mattina, il sole rapidamente ritorna su.
Comunque non si puo’ spiegare, è una cosa insieme normale e destabilizzante.
Bellissima perché tutta questa luce ispira, ma innaturale, non ti lascia “scampo”.

Il giorno più lungo sarà quindi il 23 giugno. Poi, in lenta discesa fino all’autunno.

“Barnevognskilt” a sorpresa!

Ieri, alcuni amici che non nomino, ovviamente per rispettare la loro privacy :), sono venuti a casa nostra per vedere Giulia e per darle una sorpresa!

Barnetrygd, ovvero cio’ che lo stato vichingo fa…

e quello italiano no…

A grande richiesta, spiego cosa il governo norvegese, beato lui, fa per i cittadini norvegesi e per gli immigrati regolari come il sottoscritto.

I principali benefici a cui un cittadino (immigrato) ha diritto sono:

  • standardfradrag, ovvero “standard deduction”. 10% di deduzione dall’imponibile se sei in Norvegia da meno di 2 anni ma ci vuoi restare. Per dimostrare che ci vuoi restare, barrare la crocetta. Perfetto.
  • barnetrygd, ovvero “child benefit”. Per ogni figlio nato in Norvegia oppure nato altrove ma residente in Norvegia, i genitori hanno diritto a 900 NOK al mese. Se uno ha 5 figli, 5 x 900.
  • barnetrygd2, ovvero l’ “extended child benefit”. Ne ha diritto chi è in situazione di disagio familiare, genitore single o vedovo, etc… Mi pare di ricordare che la cifra raddoppia o giu’ di li’.
  • kontantstøtte, ovvero il “cash benefit”. Un contributo aggiuntivo a cui si ha diritto se in famiglia la madre non lavora. Il principio è che lo stato sostiene chi sceglie di accudire personalmente i figli, invece che utilizzare gli asili (barnehagen). Nel momento in cui il figlio usufruisce di asilo, anche part-time, il contributo viene ridotto o eliminato.

    Si tratta di 3300 NOK al mese dal 13° mese al 36° mese del bambino.

  • sosjaltjenester, in generale “servizi sociali”. In particolare si intende un “sussidio sociale”, un contributo aggiuntivo per chi si trova in difficoltà economiche.

    Il calcolo non è basato su italianate tipo ISE e ISEE, che nella mia esperienza servono solo a prendere in giro il cittadino, ma semplicemente sul risultato di: stipendio mensile – affitto mensile – 1000 NOK x numero di figli. Se è negativo (cioè si spende più di quel che si guadagna), allora si ha diritto al sostegno, altrimenti no.

Pochi giorni fa ero all’ufficio locale del NAV, un posto paradisiaco, con sportelli semideserti, musica soffusa, postazioni internet a disposizione di chi aspetta, angolo con giocattoli e libri per bambini, lo ripeto, angolo con giocattoli per bimbi, e parlavo con l’impiegato di questi contributi per capire se abbiamo diritto e a cosa.

A un certo punto, Ashish, :-), mi dice che “per il barnetrygd bisogna vedere in che misura lei ha ricevuto contributi per suo figlio in Italia…”.

In quel momento, mi sono venute in mente molte possibili risposte, tra cui:

  • Se vuole posso portarle la documentazione…
  • Intende la vecchia storia dei 1000 euro per figlio che poi si scopre che è una bufala?
  • Intende il contributo una tantum che per averlo devi prima rinunciare ad un lavoro regolarmente stipendiato?
  • Contributi?
  • Italia?

Gli ho spudoratamente detto la verità, cioè che lo stato italiano non prevede contributi di questo genere. Ok, ci sono le detrazioni dalle tasse per figli a carico, quelle sì. Non sminuiamo né disprezziamo.

Ok, ora potete fare i bagagli :)

Seriamente, se qualcuno ha intenzione di venire su, Opera sta assumendo programmatori e amministratori di sistema, mandatemi una mail e fatevi avanti!

Lavorare per Opera Software

Se qualcuno che legge questo blog volesse lavorare per Opera Software

Se me le avessero dette tutte insieme…

forse non ci avrei mai creduto, o avrei pensato che si trattava di propaganda stile cinese. Vado col racconto.

Visto che questa settimana sono a casa, ho pensato di sbrigare quelle quattrocento cose che di solito ho nella lista dei “da fare”, ma che per un motivo o per l’altro non faccio mai.

Ieri siamo andati in banca per avere un’altra carta elettronica per Tamara, che finora è andata in giro con i contanti. Tra parentesi, qui le carte di credito e i “bancomat” sono onnipresenti. Non c’è buco che non abbia un POS. Anche il chioschetto di bassa lega che vende pølser e løk.

E se venite in Norvegia, non cercate “bancomat”. Non ne troverete. Qui sono chiamati mini-bank o più “inglesemente” ATM.

Oggi invece sono andato all’ufficio locale del Nav, l’ “entità” con cui parli se cerchi (o fai finta di cercare) un lavoro o sussidi e servizi sociali di varia natura.

Per noi si tratta dei “benefit” derivanti dal fatto di avere figli. Allora. Mettetevi comodi.

Lo stato norveg…
Forse è meglio che non racconto nulla?
C’è già un massiccio movimento migratorio di italiani qui a Oslo…

L’estate si avvicina

Dopo il Grunnlovsdagen il 17 maggio, la bella (ma bagnata) festa della Costituzione Norvegese, lunedì mattina siamo andati alla “Helsestasjon”, il consultorio o ambulatorio che dir si voglia.

È questo un posto che somiglia più a un parco giochi per bambini che al tipico ambulatorio che uno si figura in Italia. Almeno quelli che ho frequentato io, e sì che ho girato… :)

Sigfrid, una gentile infermiera (sì una donna Sigfrid), ci ha chiamato a casa facendoci le congratulazioni per la nascita di Giulia e ci ha fissato l’appuntamento per lunedì scorso. Così, essendo papà in “parental leave” (permesso del papà), siamo andati tutti insieme.

Andrea ha trovato il suo “paradiso della ruota”. Essendo patito di ruote, ne ha trovate di tutti i colori, camion, camioncini, macchinine, ruspe, trenini di legno, tricicli. La visita a Giulia è andata benissimo. La bimba sta perfettamente bene. Sigfrid è stata gentilissima, ci ha risposto a tutte le domande senza problemi e fretta.

Nel frattempo, l’estate si avvicina.

E più l’estate si avvicina, più le giornate si allungano, ma in modo vertiginoso.
Ad oggi, 20 maggio, la luce del crepuscolo serale è ancora visibile a mezzanotte.
Poi, credo, ci sarà una o due ore di buio, dopodiché alle 2 e mezza, forse tre, di nuovo il chiarore della mattina si fa vedere. Alle 4 c’è luce. Alle 7 e mezza il sole è alto nel cielo… :)

Anche questa è la Norvegia.

(questa foto è stata scattata alle 23 circa)

Meteo inclemente

L’avevo detto ieri sera. Oggi nevica.

Grunnlovsdagen

Domani 17 maggio è il Grunnlovsdagen, detto anche syttende mai, detto anche “Constitution Day” in Norvegia, la festa nazionale norvegese, celebrata con profusione di bandiere, parate, birra e ovviamente pølser.

Purtroppo pare che domani il tempo sarà inclemente.

Speriamo bene. Faremo anche noi la nostra parte di bravi immigrati :-)
Ecco alcune foto degli anni scorsi.

http://www.flickr.com/search/?q=grunnlovsdagen&w=all&s=int