Barnetrygd, ovvero cio’ che lo stato vichingo fa…



e quello italiano no…

A grande richiesta, spiego cosa il governo norvegese, beato lui, fa per i cittadini norvegesi e per gli immigrati regolari come il sottoscritto.

I principali benefici a cui un cittadino (immigrato) ha diritto sono:

  • standardfradrag, ovvero “standard deduction”. 10% di deduzione dall’imponibile se sei in Norvegia da meno di 2 anni ma ci vuoi restare. Per dimostrare che ci vuoi restare, barrare la crocetta. Perfetto.
  • barnetrygd, ovvero “child benefit”. Per ogni figlio nato in Norvegia oppure nato altrove ma residente in Norvegia, i genitori hanno diritto a 900 NOK al mese. Se uno ha 5 figli, 5 x 900.
  • barnetrygd2, ovvero l’ “extended child benefit”. Ne ha diritto chi è in situazione di disagio familiare, genitore single o vedovo, etc… Mi pare di ricordare che la cifra raddoppia o giu’ di li’.
  • kontantstøtte, ovvero il “cash benefit”. Un contributo aggiuntivo a cui si ha diritto se in famiglia la madre non lavora. Il principio è che lo stato sostiene chi sceglie di accudire personalmente i figli, invece che utilizzare gli asili (barnehagen). Nel momento in cui il figlio usufruisce di asilo, anche part-time, il contributo viene ridotto o eliminato.

    Si tratta di 3300 NOK al mese dal 13° mese al 36° mese del bambino.

  • sosjaltjenester, in generale “servizi sociali”. In particolare si intende un “sussidio sociale”, un contributo aggiuntivo per chi si trova in difficoltà economiche.

    Il calcolo non è basato su italianate tipo ISE e ISEE, che nella mia esperienza servono solo a prendere in giro il cittadino, ma semplicemente sul risultato di: stipendio mensile – affitto mensile – 1000 NOK x numero di figli. Se è negativo (cioè si spende più di quel che si guadagna), allora si ha diritto al sostegno, altrimenti no.

Pochi giorni fa ero all’ufficio locale del NAV, un posto paradisiaco, con sportelli semideserti, musica soffusa, postazioni internet a disposizione di chi aspetta, angolo con giocattoli e libri per bambini, lo ripeto, angolo con giocattoli per bimbi, e parlavo con l’impiegato di questi contributi per capire se abbiamo diritto e a cosa.

A un certo punto, Ashish, :-), mi dice che “per il barnetrygd bisogna vedere in che misura lei ha ricevuto contributi per suo figlio in Italia…”.

In quel momento, mi sono venute in mente molte possibili risposte, tra cui:

  • Se vuole posso portarle la documentazione…
  • Intende la vecchia storia dei 1000 euro per figlio che poi si scopre che è una bufala?
  • Intende il contributo una tantum che per averlo devi prima rinunciare ad un lavoro regolarmente stipendiato?
  • Contributi?
  • Italia?

Gli ho spudoratamente detto la verità, cioè che lo stato italiano non prevede contributi di questo genere. Ok, ci sono le detrazioni dalle tasse per figli a carico, quelle sì. Non sminuiamo né disprezziamo.

Ok, ora potete fare i bagagli :)

Seriamente, se qualcuno ha intenzione di venire su, Opera sta assumendo programmatori e amministratori di sistema, mandatemi una mail e fatevi avanti!

Comments

  1. Mi sto pentendo di non aver mai avuto interesse per la programmazione… ma quasi quasi vengo a fare la lavapiatti!! :)

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  2. Sembrava tutto cosí idilliaco, la fotografia di un momento magico:tutto funziona bene, lo stato ti aiuta DAVVERO, niente code malefiche e snervanti, i giochi per i bimbi……poi ad un tratto ho letto il nome dell’impiegato e.. PUF! Mi sono svegliata.;-)[Magari l’hai inventato per alleggerire l’atmosfera e strapparci un sorriso…]

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  3. No, giuro, <>Ashish<>, c’era la targhetta sulla camicia. Un indiano ovviamente. Non pretenderai che un norvegese si chiami “ashish”… :-)

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  4. Eppure molti norske riescono a lamentarsi anche di questo…Da noi un minimo di tutela in più la ha chi è dipendente pubblico, solo perchè ha diritto alla maternità retribuita..gli altri se la sognano..e dato che noi giovani, soprattutto donne (chissà come mai!) lavoriamo tutte con contratti a progetto o a termine, diciamo che non abbiamo nulla.mia cugina ha lavorato fino all’inizio del 9 mese pur di avere qualche soldo in più!Ora c’è pura la bufala dei 1200 euro del Berlusca che però sembra saranno dati da primavera 2009, salvo proroghe.D’altronde la ministra Carfagna è impegnata a litigare con i gay per le parata del gay pride e non può occuparsi di donne e bambini…Mumita

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  5. Lasciatemi esprimere un po di orgoglio Italiano.1) Noi Italiani siamo bravissimi a piangere su noi stessi, non ci batte nessuno.2) Pensiamo che per migliorare la cose debba essere sempre un’altro a farlo.3) Se c’è qualche cosa di positivo da vantare non lo sappiamo valorizzare adeguatamente.Ora, senza nulla toglire all’ efficenza dei paesi nordici che tutti conosciamo, vorrei dirvi due cose che mi sono capitate per esperienza diretta:1) Ho alcuni problemi di salute con il mio piccolino (5 anni). Sono capitato in una struttura pubblica Udinese con standard qualitativi che a mio avviso non sono secondi a nessuno (a dimensione umana, organizzata, competente, efficente ed all’avanguardia): Dovrei dilungarmi, ma credetemi che è così2) Il secondo genito sta facendo l’esame di terza media e per il terzo anno di sperimentazione viene dato il modulo INVALSI che si prefigura come uno strumento per misurare l’efficenza di insegnamento dell’ istituto scolastico e dell’alunno. Bene per 2 anni di seguito emerge che il Friuli è in testa come qualità di insegnamento a livello Nazionale. (Non accetto reply del tipo: allora figuriamoci gli altri che cosa sono :-) )Francamente non ho mai creduto a giudizi manichei. Il mondo è fatto a colori con tinte diverse non c’è solo il bianco ed il nero.Scusate lo sfogo, ma era giusto per dire che qualche cosa di buono da mettere sul piatto della bilancia c’è anche qua…

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  6. Grazie Lucio, davvero di cuore, per l’affetto che hai verso il nostro paese, mi fai pensare che più di qualcosa di buono c’è ancora e che bisogna che lo facciamo sapere in giro. Io sul mio blog posterò tutte le buone notizie che riesco a trovare.

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  7. Come ho scritto, per quel che riguarda la nostra esperienza di genitori al primo figlio, non abbiamo avuto l’impressione di essere “sostenuti” dallo stato.In ogni caso, ad esempio sempre a Remanzacco ci sono molte attività dedicate alle famiglie, come la “scuola genitori”, la famosa scuola materna di Cerneglons, gli incontri di famiglie e bambini dell’Associazione Genitori. Ci sono tante iniziative, che, anche se non gratuite (spesso anche molto costose), sono molto interessanti e stimolanti.Come gia’ detto piu’ volte, qui non e’ tutto un paradiso, ci mancherebbe. E infatti, e’ gia’ un po’ che sto’ raccogliendo una serie di idee/appunti per “quello che qui non va”…A breve ci sara’ spazio anche per questo!

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  8. Potrei fare una lunga lista di quello che non va in Norvegia, come sta già facendo Cosimo, però sulla questione efficenza di aiuti alle famiglie c’è solo da imparare. Qui in Italia gli aiuti alle famiglie sono fittizzi.Per quanto riguarda la sanità sono daccordo con Lucio:in Italia ci lamentiamo spesso del “brodo grasso” ma in realtà la sanità pubblica funziona bene…certo qualche problema c’è ma credetemi in altri paesi stanno molto peggio.Vi garantisco che qui in Olanda farsi visitare da un medico è quasi impossibile e si pagano un sacco di soldi!!!Mumita

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  9. >Pensiamo che per migliorare la cose debba >essere sempre un’altro a farloesatto!quindi per favore datti da fare :-)

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  10. Sob, mi viene da piangere se penso che mi rimane solo una settimana in un posto come questo! :-(

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  11. > esatto!> quindi per favore datti da fare :-)Io non so cosa fai tu, ma tu non sai cosa faccio io ;-)

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  12. >Io non so cosa fai tu, ma tu non sai cosa >faccio io ;-)entrambi non sappiamo cosa fa l’altro o meglio se l’altro fa qualchecosa. se ipotizzo che tu faccia quache cosa allora trarrei la conclusione che tu non stai pensando a quello che faccio io perche sei impegnato a fare qualchecosa. a questo punto non ti porresti il problema se io sto facendo o meno quachecosa e allora, in conlusione, il probelma 2) sarebbe risolto e tutti saremmo felici :-)

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