Spese del sabato mattina



Stamattina siamo andati a fare un po’ di spese…
Fino ad ora non ero ancora andato in farmacia, ed effettivamente è un problema capire come chiamare le cose. Per esempio, “fialetta del ferro”. Mi è venuto “liquid iron”.
Contenitore per le urine: “urin sample ….”. Soluzione fisiologica: “Physiological solution”. :-)

In realtà in norvegese è tutto molto più semplice, tipo:
Soluzione fisiologica: “saltvann” (acqua salata)
Fialetta del ferro: “jern” (ferro)

Siamo andati a fare la spesa al supermercato sotto casa.
Eravamo in coda alla cassa, che un impiegato del Rimi (il supermercato) ha visto Tamara, il pancione e Andrea e ci ha aperto una cassa apposta per noi. Poi appena abbiamo finito di scontrinare e pagare, ha richiuso la cassa ed è andato a fare altre cose. Sarà stato un caso, come sempre?

Poi un giro dal fornaio, comprato il pane alle olive (olivenbrød). Molto buono, appena sfornato. L’unica cosa è che è un po’ poco lievitato secondo me. La mollica è un po’ “massiccia”.

Infine, per calmare il bisogno di cibo italiano, olive taggiasche e bresaola al famoso negozio che ha tutto italiano, con una concessione alle bonta’ norvegesi con lo Stavanger Skinke, il prosciutto di Stavanger, una cosa a metà tra il praga e la porchetta. Buono!

Tornati a casa, il pancione di Tamara mi ha fatto tornare indietro nel “negozio italiano” a prendere un panino, già adocchiato la prima volta, fatto con pane pugliese, sì!, lattuga, pomodoro, prosciutto crudo di parma e formaggio brie. Devo dire che era un po’ che non mangiavo un panino così buono…

Altre novità varie: giovedì sera siamo andati a cenare in uno dei posti italiani più famosi ad Oslo, almeno secondo alcune guide, “Amundsen & Nobile”, dove lavora la nostra amica Clara. Andrea si è divertito e ha dato spettacolo, bisognera’ tornarci. :-)

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